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Posts Tagged ‘America’

Perso qualcosa?

Mi stupisce molto leggere questo articolo di Repubblica. Esso riferisce che ogni anno vengono dimenticati negli aeroporti americani 600.000 portatili.

La cosa mi stupisce molto soprattutto perché io ho comprato da poco un portatile e l’ho pagato tanto. Non penso che farei una leggerezza così grave come dimenticarlo da qualche parte. Sarebbe veramente una di quelle cose che ti ricordi per sempre e che ti faranno pensare di te stesso “sono un pirla” per molti anno dopo l’avvenimento. E’ vero che la maggior parte delle persone che l’han perso avevano di sicuro un computer aziendale, ma non è che renda la cosa meno grave.

Quello che mi preoccupa è dove ci sta portando il consumismo e il capitalismo moderno (o informazionalismo, come direbbe Castells) che porta addirittura a dimenticare un oggetto caro come un computer…

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Obama Clinton

Si possono fare molte critiche alla politica americana. Si possono trovare molti difetti, forse è poco democratica, però su alcune cose è più avanti di noi. Per le primarie democratiche si sono presentati due modelli di presidente mai visti in America: una donna e un nero. Hillary Clinton e Barack Obama. In Italia facciamo fatica anche solo a vedere un terzo delle poltrone occupate da donne, figuriamoci un presidente. Probabilmente i democratici hanno capito che era tempo di cambiare e di giocare l’asso della diversità.

Una donna e un nero, due categorie da sempre discriminate negli Stati Uniti. Probabilmente se i Repubblicani avessero candidato Condoleezza Rice avrebbero fatto cnetro con la doppia diversità. Ma si va avanti un passo alla volta. Almeno loro ci hanno provato. In Italia non si è mai visto un candidato premier donna, a parte la Bonino che però ha una certa età e i voti contati.

Si può ovviamente osservare che la Clinton è candidata in rappresentanza dei poteri forti, anche rappresentati dal marito. Che Obama sia troppo impegnato a farsi vedere bello e giovane perché sia veramente competente. Ma la poltrona dello studio ovale è spesso stata occupata da gente del genere. Può anche darsi che i democratici non vincano e quindi si abbia di nuovo un presidente uomo, bianco, di una certa età, però è bello illudersi che qualcosa possa cambiare.

“Change we can believe in”

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Candela

Due giorni fa, il 13 Dicembre 2007, il parlamento del New Jersey ha ufficialmente abolito la pena di morte. E’ il primo stato americano a farlo, da quando la corte suprema degli Stati Uniti ha deciso di reintrodurla nel 1976. Da un po’ di tempo l’Italia ha presentato all’ONU una moratoria sulla pena di morte, invitando tutti i paesi del mondo ad abolirla. L’ostacolo maggiore arriva dagli Stati Uniti e dalla Cina, in questo momento i paesi più potenti del mondo. Gli Stati Uniti sono l’unico paese del cosiddetto mondo occidentale (che brutta definizione) ad applicare e difendere fedelmente questo modello di giustizia.

La cultura americana è sempre stata un po’ differente da quella degli altri paesi industrializzati. La violenza è sempre stata molto più presente, e le pene più elevate. Tanto per rendere l’idea metto qui sotto uno spezzone tratto dal film premio oscar di Michael Moore, Bowling a Columbine, che spiega la storia americana.

Con la decisione del New Jersey si apre una nuova strada per gli Stati Uniti. Spero che anche molti altri stati seguano le orme.

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